La palestra per le tue orecchie

L’importanza della riabilitazione

Secondo alcuni studi, le persone affette da ipoacusia decidono di mettere le protesi acustiche dopo ben sette anni dalla prima comparsa della sordità. Come qualsiasi altro organo del nostro corpo, il sistema uditivo se non viene stimolato e sollecitato per diverso tempo, deve essere rimesso in funzione gradualmente tramite una riabilitazione.

Nei casi più comuni le orecchie sono state private per molto tempo di parti fondamentali del suono, per questo occorre procedere in modo graduale. Se queste ultime venissero ristabilite improvvisamente, la risposta del cervello non sarebbe quella sperata. Si tratta infatti di un semplice riflesso incondizionato del nostro organismo intento a proteggerci da un possibile fastidio.

Fattori che ne influenzano la riuscita

Spesso la riabilitazione del deficit uditivo si risolve utilizzando gli apparecchi acustici. Esistono però altri fattori che possono inficiare la buona riuscita del percorso riabilitativo. Tra questi i più riconosciuti sono quelli uditivi, neuropsicologici e psicologici/sociali.

I primi riguardano la difficoltà a interpretare ciò che viene detto soprattutto in situazioni rumorose o conversazioni con più interlocutori. I fattori neuropsicologici riguardano invece il rallentamento dei tempi di reazione allo stimolo e una minor efficienza della memoria. Infine, quelli psicologici/sociali coinvolgono la poca propensione ad utilizzare l’apparecchio al di fuori del contesto familiare perché ci si sente diversi dagli altri.